La stagione della Vigontina San Paolo volge ormai alla conclusione: la prima squadra chiuderà il suo campionato domenica pomeriggio con la trasferta al «Vallini» di Piove di Sacco contro la Piovese capolista, già promossa in Eccellenza.
L’occasione è quindi propizia per tracciare un primo bilancio sull’annata bianconera: lo facciamo con le parole del direttore sportivo Mattia Gambillara, responsabile dell’area tecnica.
«Dopo i doverosi complimenti che ho fatto alla juniores di mister Marcon per la vittoria del campionato élite, ora li estendo anche alla prima squadra per il raggiungimento dell’obiettivo prefissato. Abbiamo conquistato la permanenza in categoria con diverse giornate di anticipo e questo è motivo di orgoglio e soddisfazione. Complimenti e grazie a mister Massimo Malerba, che ho voluto io e che si è dimostrato un vero condottiero. Non era così scontato alla prima stagione da allenatore, visto che lo scorso anno era con me al Graticolato e il Covid ci ha permesso di disputare solo le prime sei giornate. Sono orgoglioso della scelta fatta: con una delle rose più giovani dell’intera categoria, completamente nuova e allestita a luglio inoltrato, non è stato semplice raggiungere l’obiettivo. Con il lavoro e la passione di tutti ci siamo riusciti senza affanni, rimanendo sempre fuori dai playout sin dalla quinta giornata di andata. Complimenti e grazie ai ragazzi, perché alla fine sono loro ad andare in campo: ci tengo a ringraziare anche i giovani che a volte salivano dalla juniores, sempre presenti e disponibili. Ringraziamenti che vanno estesi a tutti gli altri membri dello staff tecnico per l’ottimo lavoro svolto: il viceallenatore Marco Malerba, il preparatore dei portieri Loris Bortolami, i fisioterapisti Nicola e Giuseppe Giacomini e il dirigente accompagnatore Mauro Trevisan. Senza dimenticare Albino e Annalisa, con il loro prezioso supporto in termini di segreteria».
La disamina del direttore sportivo bianconero si conclude con altri spunti di riflessione.
«Gli obiettivi della Vigontina San Paolo continueranno ad essere gli stessi di sempre: valorizzare i giovani del vivaio, tenere una rosa formata almeno per metà dai nostri ragazzi di proprietà, avere come traguardo minimo la permanenza in categoria e migliorare le nostre strutture. Il tutto, ovviamente, senza porre alcun limite alle nostre ambizioni. Ci tengo a ringraziare la società e chi ci ha sostenuto».