All’indomani della sconfitta di Limena che ha certificato la retrocessione in Prima Categoria, in casa Vigontina San Paolo si registra un addio: è quello del direttore sportivo Mattia Gambillara, che lascia la società bianconera dopo tre anni da responsabile dell’area tecnica di prima squadra e juniores élite.
«Mi dispiace chiudere la mia avventura con una retrocessione, ma purtroppo nel calcio le stagioni non vanno sempre come si vorrebbe – le sue parole – Un paio di mesi fa avevo già comunicato alla società che, anche in caso di permanenza in Promozione, avrei comunque concluso il mio mandato. La retrocessione è una ferita dolorosa e mi assumo le responsabilità delle scelte fatte, sempre condivise con il club. Mister Piron, il suo vice Bertani, il collaboratore Dal Corso, il preparatore dei portieri Sovegni e i fisioterapisti Bepi e Nicola Giacomini hanno sempre cercato le soluzioni migliori per tirarci fuori dalla bassa classifica e non ho nulla da eccepire nemmeno sui ragazzi, che hanno dato il massimo dalla prima all’ultima giornata. Evidentemente non è bastato. Sapevamo che era un girone tosto sia dal punto di vista tecnico che del blasone e del budget delle squadre coinvolte, ma non mi sono tirato indietro perché il gruppo dei ragazzi dello scorso biennio lo meritava: tuttavia potevamo fare meglio e raggiungere i playout. Faccio comunque i complimenti a chi è riuscito a salvarsi nelle ultime giornate».
L’ormai ex direttore sportivo bianconero prosegue la sua disamina con altre importanti riflessioni.
«In questi tre anni ci siamo tolti delle belle soddisfazioni sia con la prima squadra che con la juniores élite, che ha vinto due campionati e un titolo veneto di categoria, chiudendo l’attuale stagione al terzo posto ad un solo punto dalle fasi finali, senza dimenticare i playoff conquistati con la prima squadra dodici mesi fa. Abbiamo migliorato le strutture di allenamento, sia di Peraga che di Busa, e siamo riusciti a ricostruire un gruppo di 14-15 giocatori di proprietà cresciuti nel vivaio, che tre anni fa non c’erano e che potranno rappresentare l’ossatura da cui ripartire in Prima Categoria. Per tutto questo rivolgo un caloroso ringraziamento a chi ci è rimasto vicino: dalla società con Cristian Bozzato e Fabio Luise, che è sana e non ci ha mai fatto mancare nulla, al responsabile del settore giovanile Guido Capovilla, da Ivo Righetto a Bepi Tramonti, dal custode Carlo Capovilla all’ufficio segreteria con Annalisa e Albino. Ringrazio tutti per l’opportunità che mi hanno concesso e ringrazio lo staff e tutti i ragazzi, sia di quest’anno che dell’anno scorso».
Cosa ci sarà nel futuro di Mattia Gambillara?
«Se dovessero presentarsi delle opportunità, le valuterò con la massima serenità. Ho sempre svolto questo ruolo con passione ed entusiasmo e continuerò a farlo, perché per me il calcio è questo».