Altra intervista importante in casa Vigontina San Paolo: oggi vi proponiamo un bel botta e risposta con Guido Capovilla, responsabile del settore giovanile bianconero.
Anche con lui abbiamo affrontato i temi di maggiore attualità, puntando ovviamente l’accento sulla forza e sulla straordinaria qualità di un vivaio che in Veneto ha pochi rivali.
Buona lettura e, come sempre, forza Vigontina San Paolo!
1. Iniziamo elencando i numeri del settore giovanile bianconero.
«Abbiamo circa 370 tesserati, per un totale di venti squadre distribuite tra la sede di Vigonza e quella di Padova. Dal punto di vista logistico abbiamo a disposizione tre pulmini, con autisti fidati e di esperienza, e come impianti posso dire che quelli di Busa, Peraga, Perarolo e via Canestrini sono attrezzati al meglio. Per garantire un servizio ancora migliore avremmo bisogno di un campo sintetico, perché quelli di Busa e di via Canestrini ormai ci vanno stretti. A completare lo staff organizzativo abbiamo pure quattro segretari, un custode e un manutentore dei campi».
2. Al giro di boa di metà stagione, la juniores è al comando del suo girone élite: ci sono i presupposti per puntare al titolo veneto di categoria?
«Il campionato è condizionato da molte variabili, come ad esempio l’utilizzo dei “fuori quota” da parte degli avversari. Noi abbiamo una rosa molto giovane e affrontiamo una partita alla volta, consapevoli della nostra forza».
3. Nella scorsa stagione due talenti del vivaio sono approdati al Vicenza: ci sono altri giovani in rampa di lancio che possono ambire al salto nei professionisti?
«Abbiamo già avuto varie richieste per dei provini con società professionistiche di alcuni nostri ragazzi. Di certo siamo seguiti da molti osservatori».
4. Parliamo della scuola calcio: che prospettive ci sono per le fasce d’età più basse?
«Direi ottime. Molti bambini sono in crescita esponenziale e l’obiettivo è avere delle squadre élite composte da ragazzi cresciuti nel nostro vivaio».
5. Il settore giovanile bianconero è tra i migliori del Veneto: cosa si può fare per provare ad alzare ulteriormente l’asticella?
«Si può e si deve costantemente migliorare la collaborazione con le squadre professionistiche. Inoltre il lavoro molto apprezzato con i centri federali della Figc costituisce un aiuto prezioso per i nostri mister, nell’ottica di crescere e maturare esperienze importanti».
6. Che obiettivi ci si pone per il 2022?
«La volontà è quella di mantenere la nostra tendenza, finalizzata a portare più giocatori possibili tra i professionisti e nella nostra prima squadra».
7. Quale messaggio daresti ad un giovane per illustrargli la bontà del progetto-Vigontina?
«Qui c’è l’opportunità di crescere tanto, sia come giocatori che come persone. E lo si fa in un ambiente tranquillo e senza pressioni. Abbiamo un calcio alla portata di tutti con formazioni élite, regionali e provinciali: in tal modo riusciamo ad andare incontro a chiunque abbia voglia di giocare a calcio. Ci tengo inoltre a ricordare la nostra squadra Fisdr, autentico fiore all’occhiello della società».